1° giorno: Italia – Yerevan

Arrivo a Yerevan, trasferimento e sistemazione in hotel. Pernottamento.

2° Giorno: La Capitale
Prima colazione in hotel. Yerevan, divenuta capitale dell’Armenia nel 1918, presenta interessanti architetture del Novecento, soprattutto dell’epoca del regime comunista. In mattinata visita al cuore della città, Piazza della Repubblica; si prosegue con la visita al Museo Tamanyan, piccolo museo dedicato all’architetto cui fu affidato il compito di ridisegnare Yerevan secondo i criteri di una città moderna. Tamanyan è noto anche per l’attento studio degli stili medievali in uso nell’architettura armena e per la loro introduzione nell’architettura moderna, dando vita allo stile conosciuto come “neoarmeno”. Si prosegue con una passeggiata che conduce attraverso il Viale del Nord (area pedonale prevista da Tamanyan e realizzata solo pochi anni fa) alla Piazza della Libertà dove sorge il Teatro dell’Opera, edificio simbolo di Yerevan. A pochi passi dal Teatro si trova un piccolo museo dedicato ad uno dei più curiosi artisti armeni del Novecento , Yervand Kochar. Il Museo, allestito nel suo atelier, conserva alcune delle più importanti opere del periodo dell’astrazionismo. Pranzo. Si prosegue alla scoperta della città con una passeggiata nel parco Tamanyan e visita al Centro Cafesjian nel complesso della Cascade, imponente scalinata ispirata alla Trinità dei Monti di Roma e costruita interamente in travertino. All’interno ospita un vivace centro di arte contemporanea. Dalla cima della scalinata, dove si arriva anche attraverso le scale mobili ubicate all’interno del complesso, si ha la migliore vista sulla città di Yerevan e sul monte Ararat. Passeggiata per il viale Baghramyan. Sosta al Museo Aram Khachaturyan, noto compositore armeno del Novecento e proseguimento per il viale dove sono ubicati i palazzi istituzionali. Visita della via Abovian alla scoperta di ciò che rimane della Yerevan ottocentesca. Rientro in hotel. Cena in una tipica casa/ristorante di Yerevan. Pernottamento.

3° Giorno: Il grande sviluppo del monachesimo armeno e dell’architettura cristiana medievale I
Partenza per il nord dell’Armenia. Arrivo in tarda mattina ad Alaverdi. Visita ai complessi monastici di Haghpat e Sanahin che insieme formavano la più potente congregazione dell’Armenia medievale; equivalente ai cluniacensi in occidente, offrono importanti esempi di architettura dell’età d’oro della tradizione cristiana. Soprattutto Sanahin fu nota anche per l’importante accademia che vi operò e produsse menti eccelse per la storia culturale dell’Armenia. Pranzo all’hotel Tufenkian di Dzoraget, catena alberghiera che combina elementi tradizionali con tocchi di design moderno. La visita prosegue verso la cittadina di Dilijan, nota ai tempi sovietici come importante stazione termale. Vi fu istituito il sanatorio del Circolo dei Compositori e vi soggiornarono molti nomi noti della musica del Novecento come Sergei Prokofiev, Aram Khachaturian e Benjamin Britten. Visita ai complessi monastici di Goshavank e di Haghardzin, importanti sia dal punto di vista architettonico sia storico. A Goshavank si sviluppò nel medioevo un’importante scuola giuridica che già nel secolo XII produceva manuali giuridici e codici di leggi e processi. Si continua con la visita di Dilijan, prima al complesso del sanatorio e poi al centro della città, che ancora conserva, seppur in minima parte, l’architettura tradizionale della regione. Sistemazione in hotel. Cena in ristorante. Pernottamento.

4° Giorno :Sulla via della Seta, tra la natura variegata dell’Armenia e la tradizione della pietra.
Partenza per il sud dell’Armenia alla volta della regione del Siuniq. Sosta per visitare il Monastero sul lago Sevan, belvedere naturale sull’omonimo lago, a 2000 metri d’altezza e residuo dell’ultima glaciazione. Tappa successiva è Noraduz, villaggio ubicato vicino al lago e noto per il cimitero medievale formato da centinaia di khachkar, stele con incisioni ornamentali che fanno parte integrante della tradizione scultorea del medioevo armeno. Si prosegue alla volta del caravanserraglio medievale di Selim, ubicato sulla famosa Via della Seta. Pranzo. Proseguimento per il sito astronomico noto con il nome di Karahunj. Arrivo a Goris, sistemazione in hotel e cena.

5° Giorno: Il Grande sviluppo del monachesimo armeno e dell’architettura cristiana medievale II
Visita al Monastero di Tatev attraverso una delle funivie più lunghe al mondo che parte dalla stazione di Halidzor, a soli 15 minuti da Goris. Il complesso monastico di Tatev fu uno dei più noti sia per l’accademia sia per la struttura feudale, dato che controllava una vasta parte dell’economia della regione del Siuniq nel medioevo. Tatev divenne anche baluardo della difesa della teologia cristiana nel secolo XIV, quando rettore dell’accademia fu Gregorio di Tatev, uno dei massimi teologi della Chiesa Armena. Partenza alla volta del Monastero di Noravank. Pranzo a sacco. Arrivo e visita al complesso monastico di Noravank, uno dei più magici luoghi dell’Armenia per il colore rosso delle sue rocce e per l’architettura stessa del monastero, costruito con la pietra dell’area. La regione é nota anche per l’importante produzione vitivinicola tra le più antiche al mondo. Partenza verso il monastero di Khor Virap, ubicato a ridosso del confine con la Turchia e punto più vicino al monte Ararat. Qui si tocca fisicamente la storia delle origini della cristianizzazione dell’Armenia e si gode di un suggestivo panorama sul monte biblico. Rientro a Yerevan e sistemazione in hotel. Cena.

6° Giorno: L’Armenia, dall’Antichità al Medioevo
Visita del Museo Nazionale di Storia per una prima introduzione alla millenaria storia dell’Armenia. Il Museo è ricco di reperti che vanno dalla preistoria fino ai giorni nostri. Pranzo. Visita del complesso archeologico di Erebuni, cittadella dell’antica città fortificata di età Urartea, fondata da re Arghishti I nel 782 a.c. Il Periodo urarteo è uno dei più affascinanti della storia dell’altopiano armeno. Visita al tempio pagano di Garni, testimonianza di età ellenistica che ebbe una notevole influenza sull’arte e sull’architettura armene sin dai tempi della conquista della regione da parte di Alessandro Magno e che durò fino alla cristianizzazione del paese. Si prosegue alla volta dell’affascinante complesso monastico rupestre di Geghart, uno dei più antichi dell’età cristiana e scavato nella roccia; a lungo fu custodita la punta della lancia di Longino, trasferita a Echmiadzin negli anni ‘70 per evitare che cadesse in mano al regime sovietico. Rientro in hotel. Cena a Yerevan e pernottamento.

7° Giorno: L’Armenia cristiana e l’invenzione dell’alfabeto
Visita al Matenadaran, la più importante Biblioteca del paese e uno degli edifici più noti della capitale. Custodisce un patrimonio di decine di migliaia di antichi manoscritti. Qui si avrà una prima introduzione alla miniatura e alla pittura sviluppatesi nell’epoca cristiana. Si prosegue per l’emozionante visita alla città di Echmiadzin, Santa Sede della Chiesa Armena, a circa 20 km da Yerevan. Introduzione alla storia della cristianizzazione degli armeni e visita alla Cattedrale e al tesoro custodito nella sacrestia. Pranzo. Visita alle antiche chiese di Hripsime, Gayane e Zvartnots, costruite nel secolo VII e ubicate alle pendici del Monte Ararat. Il complesso di Zvartnots, crollato nel IX secolo a causa di un violento terremoto fu noto fino al IX secolo per la sua magnifica chiesa che, a detta dei cronisti dell’epoca, era seconda soltanto a Santa Sofia di Costantinopoli. Visita alla storica azienda per la produzione dei vini e dei brandy. Il complesso sorge al posto del Castello di Yerevan, rimpiazzato in epoca comunista da un’opera architettonica singolare che ne imita l’aspetto. L’azienda conserva ancora all’interno l’edificio ottocentesco oggi trasformato in Museo. Assaggio dei famosi brandy armeni, prelibatezza tra le preferite di Winston Churchill. Rientro in hotel. Cena e giro serale per i noti club musicali di Yerevan che offrono concerti del folk jazz, assai diffuso nel paese. Pernottamento.

8° Giorno: Yerevan – Italia
Trasferimento in aeroporto per il rientro in Italia.